Guide per la trasformazione organizzativa

“Generare impatto? Quanto costa?”. Abbastanza ma non farlo costa molto di più. Per quale motivo? – risposta breve: aumenta del 175% il valore dell’organizzazione. E come produrre impatto dentro l’organizzazione per aumentare coerenza e credibilità? Qualche idea nella mini-guida.

“Uh, siete BenefiT? Che carine!”. No, che efficaci.  Sempre più organizzazioni abbracciano il modello per mettere al centro del proprio lavoro il bene comune. Con un obiettivo: produrre profitto virtuoso. Il primo passo per farlo è agire il bene comune in azienda. Come? Qualche idea nella mini-guida.

Abbiamo tutte partecipato ad almeno un brindisi di Natale o a un pranzo un po’ trash. Niente di grave, solo occasioni perse. Le celebrazioni aziendali possono diventare spazi di significato: luoghi di relazione, feedback, riconoscimento. Scopri come la tua festa aziendale può produrre un grande impatto sulla cultura organizzativa.

Ricordi il Mega Direttore Galattico? Bene, dimenticalo. Amava le interminabili riunioni perché aveva tempo (lui!). Con la sociocrazia i processi diventano più efficaci, inclusivi, mirati. Non solo. La sociocrazia rappresenta la terza via, oltre il modello decisionale autocratico e la maggioranza. Sperimentiamola!

L’inclusione è giusta e produttiva. Secondo il World Economic Forum le aziende che creano ambienti equi e inclusivi hanno una capacità del 25% maggiore di generare profitti superiori alla media. Solo il 15% di chi lavora, però, ritiene che la propria azienda promuova davvero un clima di inclusione.
Come colmare il gap?

Nel dibattito sul benessere in azienda c’è un grande assente. Il team!
Non possiamo delegare la responsabilità del benessere nei luoghi di lavoro alle singole persone.
Come organizzazioni abbiamo il compito di creare sicurezza psicologica. Come farlo?

La leadership è un fattore chiave per il benessere organizzativo. Spesso tensioni e malessere sono legati a doppio filo con una cultura aziendale tossica. Abbiamo disegnato un modello di leadership diffusa e qualche “tips” per praticarlo.

La differenza tra noi e i robot è la celebrazione. Celebrare insieme i risultati raggiunti al lavoro rende le nostre organizzazioni più umane. Non solo: il rito permette di segnare i passaggi, di onorare i talenti e di consolidare gli apprendimenti.

Lavorare bene insieme non è un caso, è un progetto. Se vuoi sapere come aumentare il clima di squadra , ecco la guida adatta. Attenzione! Solo per gruppi che vogliono davvero lavorare meglio insieme.

Il conflitto è come una pila di piatti da lavare: affrontarlo è faticoso ma necessario per evitare incrostazioni. Raccogliamo piccole pratiche per trasformare il conflitto in alleato. Ad esempio: sai che di conflitto si parla in tempo di pace?

Se hai la sensazione che le riunioni del tuo team non funzionano, questa è la guida adatta. Ad esempio: sai che per migliorare le riunioni può servire un piccolo check-in? O un check-out rapido e utile?

Si può progettare il futuro? Sì, a patto di cominciare a parlare al plurale. I futuri possibili sono tanti e possiamo esplorarli con esercizi mirati. Un esempio: la ruota di futuro, strumento magico per affrontare la complessità.

Diventare genitori libera energie, anche sul lavoro. Abbiamo più focus, più organizzazione e meno tempo da perdere. Come possiamo aiutare le imprese a cogliere il potenziale della genitorialità?

Alimentare la partecipazione dentro le imprese costa fatica ma fa bene alle persone, ai team, all’organizzazione. Ne abbiamo parlato con Banca Etica e insieme abbiamo sviluppato piccole pratiche per la partecipazione in azienda. 

La sostenibilità non è una! Per l’impresa adottare un approccio sostenibile significa creare lavoro, promuovere benessere, porre attenzione all’impatto sul mondo.  Abbiamo ideato pratiche per un agire sostenibile, anche sul piano delle relazioni.

Chi ha paura di sbagliare? Tutti e tutte. Eppure l’errore è una soglia, ci permette di cambiare. Per riuscire a trasformare l’errore in una apprendimento è però necessario cambiare sguardo e adottare pratiche nuove. Ne abbiamo progettate alcune.

Non sempre è semplice definire i ruoli e spesso le vecchie etichette non dicono davvero chi siamo e cosa facciamo.  Abbiamo immaginato modi alternativi per “darsi un ruolo” e per rendere più creativa e significativa la propria job description.