Miniguida per generare impatto fuori e dentro l’impresa

“Generare impatto? Ma quanto mi costa?”. Spesso è questa la domanda – legittima – che viene dalle organizzazioni prima di diventare Società Benefit. La risposta è: abbastanza. Produrre impatto richiede focus, energie, tempo. Ma non farlo costa alle organizzazioni molto di più, per una serie di motivi. Li esploriamo insieme – a partire dalle basi e da una ricerca PWC – fino ad arrivare alle pratiche per cominciare a generare impatto nella comunità più prossima che abbiamo: l’impresa.

Cosa si intende per impatto?

cosa significa impatto

Partiamo dalle basi.

L’impatto è la capacità di generare beneficio comune non solo profitto. Possiamo generare impatto a più livelli, tutti interconnessi: ambientale, sociale, culturale, economico. In ogni caso, l’impatto non è fuffa, qualcosa di astratto, intangibile. Al contrario, produrre impatto vuol dire progettarlo e dedicare tempo, energie, risorse a realizzarlo nel concreto – altrimenti è value washing, bellezza. Ovvero, una spruzzata poco utile di grandi valori.

Generare impatto, invece, non solo incide sulla società, trasforma anche le organizzazioni. Produrre impatto è infatti la chiave per un nuovo modo di fare impresa che potremmo definire sistemico:

  • consapevole della complessità e degli effetti molteplici di ogni nostra azione (o inazione) può innescare
  • coerente, ovvero in grado di adottare principi e comportamenti con coerenza fuori e dentro l’impresa
  • collaborativo, fondato sulla capacità di valorizzare le connessioni, le relazioni, l’intelligenza collettiva

Il valore dell’impatto per l’impresa

Nel concreto generare impatto fa bene alle organizzazioni: le rende più solide.

Lo ha spiegato l’indagine “We Have A Purpose” realizzata nel 2021 dalla multinazionale della consulenza PWC. Secondo gli autori per le aziende individuare un chiaro proposito e perseguirlo permette di aumentare il proprio valore del 175% in un anno. Quando individuiamo una finalità che va oltre il profitto e la perseguiamo aumentano infatti la nostra connessione con le persone, la capacità di risonanza, la nostra reputazione aziendale. 

La valutazione d’impatto nelle Società Benefit

Un esempio chiaro dell'”impatto dell’impatto” viene dalle Società Benefit i cui numeri sono in crescita in Italia.

Come spiega Assobenfit, che le rappresenta, per le imprese che adottano il modello misurare l’impatto è un obbligo: sono chiamate a farlo almeno una volta l’anno attraverso una relazione annuale dedicata alla valutazione di impatto. L’obbligo produce un meccanismo le rende più capaci di monitorare i processi aziendali e di vedere come e in cosa poter migliorare. Questo le rende vere e proprie learning organizations, ossia organizzazioni capaci di imparare sperimentando.

Non solo. Misurare l’impatto non è differente dalla capacità di valutare la strategia aziendale: sta funzionando? Sta davvero mettendo l’azienda in connessione con gli stakeholder, le comunità territoriali, i clienti potenziali e più prossimi? Le risposte non cambiano solo “come” facciamo impatto ma, più profondamente, come facciamo impresa.

In definitiva: generare impatto è strategico. Come ha spiegato Otto Scharmer, docente MIT di Boston e ideatore della “Theory U”, in un mondo di crisi strutturali le organizzazioni sono chiamate a generare impatto. Solo così, in ottica sistemica, contribuiranno alla trasformazione dello scenario futuro in cui potranno riuscire a prosperare.

Evitare l’impact washing

impatto nel concreto

L’impatto è strategico se oltre a dichiararlo lo progettiamo. Dedicare risorse, energie, tempo e testa al beneficio comune ci permette di rendere più incisiva la nostra azione. Altrimenti parliamo di impact washing – come evitarlo? La Harvard Business School ha individuato 9 principi da seguire. Il primo passo per generare impatto è farlo dentro l’organizzazione: spesso ce ne dimentichiamo ma curare l’impatto interno aumenta la credibilità verso le persone che più di tutte ci permetteranno di generare impatto fuori, sul mondo. Le persone che lavorano con noi.

Generare impatto interno – e sistemico

Generare impatto interno è una premessa e allo stesso tempo è l’altra faccia della medaglia. Consente di aumentare credibilità, di valorizzare i talenti interni, di aumentare il significato del lavoro e il benessere organizzativo.

Come possiamo farlo a piccoli passi e in sicurezza?

Insieme alle persone che hanno partecipato a Codesign the Future, il nostro ciclo di incontri sui temi delle imprese, abbiamo risposto alla domanda e abbiamo progettato 9 pratiche: 9 azioni da realizzare a partire da domani in azienda per trasformare la cultura organizzativa un pezzettino alla volta e per generare impatto con il coinvolgimento di chi lavora con noi. Le abbiamo organizzate in 4 ambiti interconnessi: impatto ambientale, sociale, culturale, economico. Qui ti raccontiamo una pratica per ambito, nella guida in formato PDF ne trovi molte di più. Eccone alcune!

Benefit workshop e codesign

Se generare impatto è tra i tuoi obiettivi aziendali è il momento di approfondire cosa vuol dire diventare una Società Benefit o accreditarsi BCorp. Fai formazione aziendale interna sul tema non a valle del processo di trasformazione organizzativa ma a monte: ti permetterà di esplorare se ci sono ostacoli interni da superare e allo stesso tempo di far emergere le possibili leve per un cambiamento più efficace. Se rendi le persone partecipi delle strategie saranno più disponibili a metterla in atto. Non fermarti qui. Una volta che hai messo in moto il processo coinvolgi i team nella scrittura delle finalità di beneficio comune, se fai codesign aumenterai la capacità di mettere attenzione e focus agli obiettivi e quindi di raggiungerli.

Re-framing del profitto

Produrre profitto virtuoso si deve e si può!

Il profitto non è brutto e cattivo come a volte lo raccontano: è come un flusso di energia, serve ad attivare il proposito e a nutrire il sogno aziendale – e quindi anche l’impatto. Eppure spesso interpretiamo il profitto in chiave morale e non funzionale. Possiamo cambiare frame – cornice interpretativa – e spogliare l’argomento di pregiudizi e bias. Fai workshop sul tema, esplora l’argomento attraverso la facilitazione, avvia conversazioni significative in azienda. Questo renderà le persone più consapevoli del proprio rapporto con il profitto e aumenterà la loro capacità di contribuire a produrlo in modo sano.

Agenda digitale dei viaggi

Come diminuire il numero dei viaggi privati verso e dall’azienda per migliorare l’impatto ambientale? Puoi ridurre il traffico pubblicando l’agenda intranet degli spostamenti e aprendola alla consultazione di tutti e tutte. Così le persone potranno organizzare gli spostamenti, condividere tragitti e spese e magari cogliere l’occasione per conoscersi meglio e fare team.

Spazi di divergenza

Aumentare la sostenibilità sociale di una organizzazione vuol dire prendersi cura di tensioni e conflitto. Puoi farlo costruendo spazi sicuri attraverso la facilitazione per imparare a stare nella divergenza e per esplorarla – porta sempre un messaggio, se non lo ascoltiamo tornerà a farsi sentire – ne abbiamo parlato a lungo qui.

Scarica la miniguida per generare impatto

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