Mini guida per portare il bene comune in azienda

“Davvero siete Benefit? Che carine!”. No, che efficaci. Adottare un modello organizzativo che mette al centro il bene comune e l’impatto sul mondo non è solo giusto. Funziona. Per il pianeta e per le imprese – lo dicono i dati che abbiamo raccolto qui.

Indice dei contenuti

Bene comune e società Benefit

Adottare il modello organizzativo delle società Benefit vuol dire rispondere alle sfide del mondo contemporaneo mettendo al centro del fare impresa le finalità di beneficio comune. Possono essere molteplici, l’importante è monitorarle affinché la definizione di una finalità non resti una semplice dichiarazione ma diventi una pratica che davvero lascia il segno nel mondo. Bene Comune è quindi il perno sostanziale del modello e il fatto che sempre più imprese aderiscano è un messaggio: profitto e impatto sono le due facce della stessa medaglia. L’azienda contemporanea. 

Cosa vuol dire bene comune per le imprese?

Abbiamo rivolto alla domanda a un gruppo di professionisti e professioniste dalle imprese nella consapevolezza che ai grandi interrogativi non si possa rispondere da sole. L’intelligenza collettiva è infatti quella forza creativa che si accende quando affrontiamo “temi caldi” e il bene comune è tra questi. Non è più rinviabile la riflessione sul modo in cui possiamo agirlo.

Le voci emerse sono state molteplici – le abbiamo raccolte nella mini-guida in fondo alla pagina – uno però è il filo rosso: il bene comune alimenta le relazioni dentro e fuori l’organizzazione ed è fonte di connessione profonda tra persone, comunità, territori e imprese.

Bene Comune è un atto politico.

Certo, non è semplice – non lo è individuare le finalità di beneficio comune né perseguirle nel tempo. Diventare Benefit o, senza abbracciare formalmente un modello organizzativo, decidere di fare impresa per generare un impatto sul mondo è sfidante. Vuol dire selezionare fornitori che ci somigliano, comunicare il cambiamento, stabilire con i clienti potenziali una relazione virtuosa che non passa, per scelta, dalla leva del prezzo. Significa, in una frase, fare profitto virtuoso: per trasformare il mondo servono risorse, anche economiche. In questo senso portare il bene comune in azienda è un atto politico. Ed è potente.

Agire il bene comune dentro l’organizzazione

Adottare un modello, inoltre, genera coerenza. Se scegliamo di agire il bene comune fuori l’impresa – ad esempio attraverso politiche e azioni di sostenibilità ambientale – in chiave sistemica è necessario farlo anche dentro l’organizzazione. Il primo passo, quindi, per abbracciare il cambiamento nei luoghi di lavoro è attraverso la creazione di spazi di sicurezza psicologica. C’è chi l’ha detto durante Codesign the Future: i contesti di sicurezza psicologica sono come un giardino. Bisogna prendersene cura e vedremo fiorire il benessere e il talento.

Facciamo pratica di bene comune!

Se il profitto virtuoso è la bussola che indica il percorso alle imprese contemporanee, in che modo possiamo iniziare a praticare il bene comune in azienda? Attraverso 2 libri, che danno profondità, e 5 piccoli passi: dal codesign delle finalità di beneficio comune, agli OKR con un cuore fino alla supervisione in on-boarding. Li abbiamo raccolti nella mini-guida per portare il bene comune in azienda. Come le altre, è rilasciata con licenza Creative Commons 4.0. Vuol dire: prendila. E se ti piace, usala e falla girare.

Ogni guida è pubblicata con licenza Creative Commons 4.0: prendila, usala, falla tua.

I contenuti sono frutti degli incontri di design collaborativo Codesign the Future in cui esperti e esperte, HR, imprenditori e imprenditrici affrontano sfide comuni in modo creativo, aperto, dialogante. L’obiettivo è costruire un patrimonio di pratiche condivise per il cambiamento organizzativo.

Grazie di cuore codesigners!

Ti interessano le guide?

Se la mini-guida non basta, ecco la newsletter!

Cliccando su "Iscriviti" accetti di ricevere la nostra newsletter: qui puoi leggere come tratto i tuoi dati. Puoi cambiare idea quando vuoi: il link per disiscriverti sarà all'interno di ogni newsletter.