Il team di ReCommon ha contattato TARA in un momento particolare per molte organizzazioni: avevano acceso l’attenzione sul benessere organizzativo decidendo di lavorare sul conflitto.
Spesso il conflitto ci sembra esplodere dal cielo, out of the blue, e ci coglie impreparatǝ: ma se guardiamo bene il processo, troveremo sicuramente dei segnali che avevano annunciato lo scoppio.
Un po’ come le eruzioni vulcaniche: sono sempre precedute da scosse sismiche. Abbiamo dunque iniziato un percorso con un duplice obiettivo: imparare a gestire i conflitti interni quando sorgono, ma anche analizzare dove sono i punti critici, le faglie nel terreno comune, che potrebbero generare tensioni.
Il primo passo è stato affrontare la parte emotiva legata ai conflitti: prendere consapevolezza dei processi interni è stato necessario punto di partenza per le fasi successive.
Siamo organizzazioni umane, e difficilmente si può affrontare il lato più razionale e cognitivo (la governance, le procedure, ecc ecc) se non siamo centratǝ sul lato emozionale.
Il secondo passo è stato di analisi e diagnostico: utilizzando il triangolo Scopi-Processi- Persone siamo andatiǝ a analizzare i punti di forza e le criticità del sistema Re:common.
In particolare il lavoro si è focalizzato su queste ultime: individuare quello che bloccava il fluire della comunicazione, ci ha permesso di affrontare questioni legate alla governance e alla leadership.
É importante capire che le nostre organizzazioni sono come sistemi viventi, dove ogni organo è collegato con l’altro e il benessere generale non si può avere se non prendendoci cura di ogni parte E del sistema nel suo insieme.
Essendo il processo iniziato proprio a inizio pandemia Covid, tutta la prima parte del percorso é stata online: questo ha permesso al team stesso di affrontare uno dei temi caldi, il lavoro a distanza.
Il terzo e ultimo passo del processo (almeno ad oggi!) è stato il co-design di un documento di procedure per affrontare i conflitti interni al team.
Abbiamo progettato e realizzato insieme, in un processo di scrittura collaborativa, una vera e propria guida per la gestione interna del conflitto con piccole e concrete pratiche da mettere in atto quando serve.
Siamo partitiǝ dall’analisi dello stato attuale: cosa significa conflitto per noi? Quali sono i segnali che ci fanno capire che l’atmosfera sta cambiando? Quali gli spazi e i momenti in cui è più facile che il conflitto emerga?
Da qui, anche attraverso pillole formative rispetto alla comunicazione e al feedback, il team ha scelto quali possono essere le pratiche che aiutano nelle diverse fasi.
Possiamo notare il cambio di atmosfera e i segnali, le scosse sismiche, prima di trovarci sommersǝ dalla lava?
Cosa ci blocca dal portare fuori il conflitto quando é ancora piccolo e gestibile?
E se non riusciamo ad affrontarlo in maniera bilaterale, cosa facciamo?
Queste e molte altre domande sono state esplorate, fino a giungere a pratiche semplici e immediate che possano supportare il benessere quotidiano del team.
Il risultato di un lavoro del genere si vede sia sul breve periodo (il clima interno è migliorato e il team sta crescendo) che sul lungo. Ma di questo forse scriveremo un articolo tra qualche anno!
E mi piace ricordare l’assunto fondamentale per noi di TARA quando lavoriamo con il conflitto.
Il conflitto non è positivo o negativo, ma la consapevolezza con la quale lo affrontiamo fa sì che possiamo trasformare la lava nel più fertile dei terreni per seminare il futuro delle nostre organizzazioni.
Ringrazio tutto il team di Re:common per la fiducia, in me quanto in loro stessǝ, necessaria per un lavoro delicato come quello che stiamo affrontando insieme.
Melania Bigi
Cofounder e Facilitatrice TARA