Miniguida per potenziare il lato Benefit

Il lato benefit riguarda la capacità di una organizzazione di generare impatto e produrre valore duraturo per il mondo in modo sostenibile. Spesso il “lato B”, come i B Side dei vinili, è un aspetto meno noto e più nascosto del fare impresa. Eppure spacca! Aumenta il significato del lavoro che facciamo ogni giorno, produce reputazione, crea relazioni di senso e contribuisce a trasformare il campo sociale in cui operiamo.

Come possiamo potenziare il lato B? Come renderlo patrimonio organizzativo e leva di cambiamento in chiave sistemica? Lo abbiamo chiesto a 5 persone esperte e a chi ha partecipato all’incontro tematico del ciclo di workshop collaborativi Codesign the Future. Il risultato è questa mini-guida.

Il paradigma B – come benefit.

cosa significa impatto

Che qualcosa non funzioni a livello globale è sotto gli occhi di tutte e tutti. In che modo contribuiamo con il nostro lavoro quotidiano a co-creare il mondo che abitiamo? Continuiamo a tramandare il “solito modo” o a cambiare rotta, un grado alla volta?

Le nostre organizzazioni, come altri manufatti umani, rispecchiano lo spirito di un’epoca. Evolvere il modo in cui collaboriamo contribuisce a rispondere alle sfide contemporanee e a dare forma al futuro emergente. Il paradigma estrattivo non funziona più, lo sappiamo. Quale è l’alternativa?

Le società che iniziano per B (benefit, BCorp, bene Comune) concorrono a dare una risposta attraverso un ripensamento del fare impresa. E se – è la domanda – il “lato B” non fosse secondario ma corrispondesse invece al Lato A? Se cambiare il mondo fosse tra i motivi principali per cui facciamo impresa?

Il nuovo paradigma economico e culturale inizia per B e si fonda sulla matrice del Bene Comune.

 

 

cosa significa impatto

Osservatorio Benefit: di più e con performance migliori.

Se il mondo chiede un cambiamento i numeri raccontano che è già in atto.

Secondo la Ricerca Nazionale sulle Società Benefit, a fine 2023 3619 imprese in Italia hanno adottato il modello con una crescita del +37% sull’anno precedente – nel 2016 erano…zero.

Sul piano economico si tratta di aziende dinamiche con performance migliori delle altre. Le benefit mostrano una dinamiche di crescita del fatturato più rapida con un incremento cumulativo tra 2019 e 2022 del 37% in termini mediani – rispetto al 18%, circa la metà, delle non benefit.

Inoltre tra le benefit è anche più alta la marginalità unitaria – 9% rispetto all’8,3% delle altre imprese.

Cosa rende le Benefit più dinamiche e in grado di crescere? Una delle risposte possibili riguarda la capacità di adottare una visione di lungo termine alimentata dall’energia e della cura che le aziende riservano all’impatto – per definizione un tema di lungo periodo.

La 3 sfide aperte delle Benefit.

Generare valore per il mondo produce quindi un salto strategico anche per l’impresa. Comporta, allo stesso tempo, uno sforzo in termini consapevolezza dell’impegno necessario, consistenza delle decisioni che si prendono e un certo grado di commitment. Benefit non è un etichetta, è una postura e un modo di stare al mondo.

In questo senso sono tre le sfide principali con una ricaduta a livello aziendale, di movimento e sistemico.

cosa significa impatto

Narrazione e benefit storytelling.

C’è un filo rosso che tiene insieme una possibile risposta alle tre sfide aperte: la narrazione benefit.

Raccontare l’impegno e l’impatto contribuisce a diventare pienamente benefit – le parole creano i comportamenti -, a rendere la rendicontazione più significativa (non solo un insieme di dati ma di storie) e a restituire il senso di un cambiamento più grande già in corso.

Lo storytelling Benefit ha due direzioni. Verso l’esterno contribuisce a co-creare un pensiero collettivo, a fertilizzare il campo sociale, verso l’interno diventa una chiave di appartenenza, allineamento e restituisce senso al lavoro delle persone. Non c’è motore più potente del significato.

Azioni per potenziare il lato B.

Potenziare il lato B, quindi, vuol dire mettere focus ed energia sulla capacità di visione a lungo termine, azionare la leva strategica del significato, contribuire a fare spazio al futuro emergente.

Abbiamo immaginato piccole pratiche per cominciare a narrare il senso benefit dentro l’azienda. Il cambiamento, infatti, non è un salto nel buio: è una strada da percorrere insieme, un passo alla volta.

Rendinarrazione: unire numeri ed emozioni.

Spesso la valutazione d’impatto è costruita solo sui dati: quali e quante azioni abbiamo fatto per raggiungere le finalità di beneficio comune che abbiamo individuato? C’è il quanto, manca il come. Arricchire i dati con il racconto delle emozioni, di come ci sentiamo davanti ai risultati raggiunti e alla visione dell’impegno è un modo per riconoscere il lavoro delle persone e fare team. Cosa sentiamo quando vediamo il lato B delle nostra organizzazione? Cosa ci accade?

Codesign di impatto.

Fare Benefit è un lavoro di gruppo. Vuol dire che possiamo fare insieme quello che di solito è deputato solo a qualcuno con l’obiettivo di rendere collettivo il senso di essere benefit. Ad esempio, individuiamo insieme gli obiettivi dell’anno successivo collegati alle nostre finalità di beneficio comune, redigiamo insieme la valutazione di impatto integrando competenze e sguardi, mettiamo in azione l’intelligenza collettiva intorno al nostro lato B. Lo renderà più forte, chiaro, unificante. PS: non sai cosa è il codesign? Noi lo facciamo così.

Scarica la miniguida per potenziare il lato Benefit

Se due pratiche non ti bastano, ti capiamo! Scarica la Miniguida in formato pdf, scopri tutte le altre idee (ad esempio, il B-Mentoring). Dentro trovi anche la playlist con le interviste del ciclo benefit selezionate dal nostro podcast,

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