Di cosa parliamo quando parliamo di distribuzione del potere nell’impresa? Abbiamo lanciato il tema e raccolto i punti di vista durante uno degli incontri del ciclo Codesign the Future dedicato all’evoluzione organizzativa.

Cosa è il potere?

Il potere è visto come una risorsa scarsa, per la quale vale la pena di lottare. Questa situazione inevitabilmente fa uscire la parte nascosta della natura umana: l’ambizione personale, i giochi di potere, la mancanza di fiducia, la paura, l’avidità. […] La diffusa mancanza di motivazione che stiamo osservando in molte organizzazioni é un devastante effetto negativo dell’iniqua distribuzione del potere.

Così inizia Frederic Laloux il capitolo del suo libro ‘Reinventare le organizzazioni’ sul tema dell’auto-organizzazione. Il potere è un concetto astratto, come amore, fiducia, successo, e in quanto tale, neutro. Ognuno di noi lo riveste in base alla propria esperienza di significati positivi o negativi.

Distribuzione del potere: la governance

Crediamo che, sia a livello personale che culturale, abbiamo bisogno di affrontare maggiormente questo concetto, entrarci in confidenza, per diventare più consapevoli del nostro impatto. Proprio come accade a livello personale e sociale, si crea una cultura aziendale intorno a questo tema, ovviamente influenzata dalla cultura più ampia e dal momento storico in cui viviamo e siamo immersi. La governance è uno specchio ci aiuta a capire la cultura del potere in una organizzazione.

Alcune domande che ci aiutano nell’esplorazione possono essere:

  • Chi detiene le informazioni? Chi vi ha accesso? E come circolano nel sistema?
  • Chi è custode della visione? Sappiamo perché facciamo quello che facciamo e per raggiungere quali obiettivi?
  • I flussi economici sono chiari e trasparenti? Lo stesso si puó dire dei ruoli e dell’organigramma?

Distribuzione del potere: la forma e le polarità

Visualizzare il potere ci aiuta a capire come è distribuito. Le due forme geometriche per eccellenza che rappresentano due polarità: il triangolo e il cerchio. Siamo convinte che non ci sia un modello unico e perfetto da applicare ovunque: così come sosteniamo con fermezza che sia necessario conoscere le alternative per poter scegliere, e non dare per scontato che “poiché abbiamo sempre fatto così, così per sempre deve essere”.

Certo è che non possiamo cambiare un sistema dall’oggi al domani. Ogni impresa ha il suo proprio tempo evolutivo, che va ascoltato, accettato, assecondato. È un’illusione quella di poter governare i sistemi: noi siamo parte del sistema, in quanto tale lo possiamo influenzare, tanto quanto lui influenza noi.

Potere consapevole e evoluzione organizzativa

Nel libro ‘Empresas con alma, empresas con futuro’ Guillermo Echegaray sostiene che, da un punto di vista sistemico, ció che definisce la leadership è la capacità di prendere decisioni. Crediamo che la leadership del futuro, sia quella delegata a un ristretto gruppo dirigenziale quanto quella fluida e condivisa, abbia bisogno di un elemento chiave: è la consapevolezza che definirà l’evoluzione delle nostre imprese. Non in termini astratti e mistici, quanto nella realizzazione profonda del momento in cui siamo, né più né meno. E da quel punto decidere, scegliere (non farsi trasportare dalla corrente!) qual’è il prossimo passo da fare per rendere piú sostenibile la nostra impresa.

Chiudiamo questo articolo con un altro estratto dal libro di Laloux, con cui abbiamo iniziato, che possa guidarci verso nuove forme di governance più evolute.

Nel processo di consultazione ogni persona nell’organizzazione puó prendere qualunque decisione, ma prima deve chiedere consiglio a tutte le parti coinvolte e alle persone con maggior esperienza sul tema. La persona non è obbligata a integrare ogni singolo consiglio: il punto non è raggiungere un compromesso annacquato che accontenti i desideri di tutti, ma ricercare e tenere in seria considerazione i diversi pareri. Piú grande è la decisione, piú ampia è la rete che deve essere coinvolta. Di solito a decidere è la persona che ha notato il problema o l’opportunitá o quella che ne viene maggiormente toccata.

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