Ho un’anima razionale.
Devo confessare che quando qualcuno mi stimola ad usare altri canali oltre alla razionalità sono sempre un po’ diffidente. Appartengo alla generazione di persone che hanno maturato l’idea secondo cui disporre di un buon modello di analisi razionale-preventiva è garanzia di buoni risultati. Salvo poi scontrarsi con le variabilità del sistema.
Ancora oggi, dopo varie vite vissute a scontrarmi con la variabilità dei sistemi organizzativi, quando mi capita di imbattermi in quelle pratiche che cercano di farti accedere alla altre parti di te, ad usare altri canali di indagine, tendo ad essere un po’ diffidente. Forse, senza rendermene conto, ho ancora nel DNA la cultura meccanicistico/razionale.
All’interno del team TARA facciamo largo uso delle pratiche appena citate.
Ancora oggi, dopo un anno di collaborazione, entro sempre nelle sessioni di lavoro con un po’ di diffidenza. E, tuttavia, ne esco sempre con un senso di MERAVIGLIA!
Ancora mi meraviglia l’efficacia che queste pratiche hanno per far convergere le decisioni del team. Mi meraviglia come si sfaldino i pregiudizi. Mi meraviglia come le idee si mescolino tra di loro. Mi meraviglia come le idee prendano una vita propria senza padroni e come diventino percorso per il team.
Sono troppo generico? Bene, ve lo racconto con un esempio.
Mi riferisco all’ultima esperienza di qualche mese fa, in occasione dell’incontro di inizio anno del team TARA. Dopo mesi di lavoro on-line abbiamo costruito un incontro dal vivo.
Avevamo tre macro argomenti da affrontare:
- Esplorare il 2020: cosa lasciamo e cosa ci portiamo nel 2021.
- Visione 2021: cosa vogliamo succeda entro dicembre 2021 e quali i passi per arrivarci.
- Definizione obiettivi 2021 intorno a prodotti, cura del team, sviluppo clienti e partner
Insomma una normale riunioni di team. Fin qui nulla di strano. Un usuale incontro di inizio anno.
Inusuali sono stati gli strumenti che abbiamo usato per indagare le possibili risposte alle nostre domande. Non vi voglio tediare con il nostro lavoro del fine settimana, vi racconto solo uno dei percorsi che abbiamo fatto: quello relativo alla scelta dei prodotti/servizi su cui focalizzare la nostra attenzione.
È una fase molto intensa per TARA, la nostra startup. Stiamo lavorando alla definizione della nostra offerta. E lo facciamo, come si fa di solito: stiamo dando un nome alle esperienze, definendo un ambito, un target…Questo con lo scopo di dare evidenza all’esperienza delle nostre socie, consolidata in anni di facilitazione dei processi di trasformazione.
Avevamo circa 15 serie di esperienze su cui costruire dei format che possono essere veicolati e comunicati come dei “prodotti”. Tuttavia avevano necessità di concentrarci su tre-quattro di queste per focalizzare tutte le energie del team.
Come al solito quando devi decidere su questi argomenti si comincia a parlare e…si ragiona si ragiona..c’è chi tende da una parte chi da un’altra…E questo, spesso accade, perchè ognuno tende verso le cose su cui si sente maggiormente a proprio agio. C’è chi ha maggiore familiarità con uno specifico segmento di clientela, oppure su un’area di Business o magari su un tema specifico. Questo spesso condiziona le scelte. Mi è capitato molte volte di partecipare a riunioni di questo tipo. Riunioni infinite, talvolta estenuanti!
In quel pomeriggio di Febbraio, in poco meno di due ore siamo arrivati a decidere! Come?
Beh, abbiamo fatto tutte quelle cose curiose che ti fanno fare le facilitatrici.
Ve le racconto!
Abbiamo scritto su dei bei fogli colorati il nome del prodotti. I prodotti a cui stiamo lavorando per supportare le imprese nei processi di trasformazione, come dicevo sono circa 15. Solo per fare alcuni esempi:
- Aiuta le imprese a scoprire il proprio why…
- Team Building online…
- Trasformare il Conflitto in un’occasione di crescita…
- Migliora la tua governance: sociocrazia e sistemi di sel management…
- Come creare un piano di comunicazione partecipato…
- Ecc ecc
Abbiamo messo a terra i foglietti nascondendo il nome del prodotto e successivamente li abbiamo disposti a caso nello spazio.
E da qui è iniziata l’esplorazione!
Ognuno di noi ha cominciato a muoversi nello spazio. Nella stanza c’era un bel camino! C’è chi si è spostato verso l’uscita, verso la luce, chi verso il fuoco, verso l’interno. L’esercizio consisteva nel “Salire” con in piedi sui fogli, ascoltare sensazioni, osservando le visioni, le suggestioni, le immagini che ti arrivavano.
A questo punto ognuno di noi doveva rispondere a due domande:
- Che valore ha questo prodotto per il cliente ?
- Che valore ha questo prodotto per il mondo ?
Quando abbiamo scoperto i fogli, abbiamo rivelato le sensazioni, visioni, immagini che ognuno di noi aveva sentito o visto.
E qui la MERAVIGLIA !
La concordanza di sensazione, di punti di vista, di priorità che sono emerse dal team è stata a dir poco IN-CREDIBILE! Ed è stato altrettanto sorprendente come, la risonanza del team, abbia consentito di compiere delle scelte in modo rapido e condiviso.
Come dicevo, ho un’anima razionale e spesso non riesco a capire come sia possibile dare valutazioni sfaccettate ma coerenti e concordanti. In poco meno di due ore abbiamo deciso su cosa far convergere le nostre forze nei prossimi 12 mesi relativamente ai format dei nostri servizi.
Questo accadeva a Febbraio. Sono passati meno di due mesi e siamo in dirittura d’arrivo per far uscire i primi 4 prodotti.
Se come me avete un’anima razionale provate ad osservare gli stessi fenomeni con altre prospettive. Non cambierete la vostra anima razionale ma probabilmente sarete colpiti dalla mia stessa meraviglia!
Non capisco come faccia a funzionare, ma funziona e… forse, è ciò che conta!
Alessandro Guidi
Business Development TARA
https://www.youtube.com/watch?v=nZltxEEEMqk